Pedane in legno finalizzate a creare falò illegali, carrelli “per la spesa” rimossi da alcuni pubblici esercizi e portati in spiaggia. Queste solo alcune delle bravate messe in atto da gruppi di ragazzini per “prepararsi” all’imminente Jova Beach Party.
Una pratica ormai consolidata ma del tutto illegale oltre che pericolosa. Già un primo intervento della Polizia e di Bar.S.A. S.p.A. è servito per rimuovere queste cataste di legname ma potrebbe non bastare.
«Pratica inspiegabile, pericolosa e illegale. La sorveglianza sarà intensificata e chi compirà questi atti sarà identificato e denunciato». Una macchina operativa complessa e puntuale quella messa a punto da Bar.S.A. S.p.A. da cui l’intervento dell’amministratore unico avv. Michele Cianci che ha fortemente stigmatizzato questa censurabile abitudine.
«Tutti i danni che verranno a crearsi a danno della cittadinanza, costi aggiuntivi di manutenzione oltre alle inevitabili problematiche e pericolosità nel creare fuochi a cielo aperto, saranno interamente a carico dei genitori oltre alle denunce elevate a chi verrà identificato. Mi rivolgo proprio ai genitori dei minorenni: ogni azione compiuta che possa creare danni sarà integralmente a carico dei genitori. L’evento del Jova Beach Party è un’opportunità unica per la città, in grado di generare un indotto economico virtuoso e indubbiamente una festa della musica, giovane e allegra. Non vedo alcun motivo – precisa Cianci - per organizzare pratiche ben poco gioviali e assolutamente illegali».
L’invito è esteso a tutti i commercianti, che possano elevare la propria soglia di attenzione verso carrelli e accessori vari per evitare piccoli furti o altre spiacevoli conseguenze. L’amministrazione e Bar.S.A. S.p.A. raccomandano la massima attenzione al fine di uno svolgimento che elevi al massimo divertimento e gioia, nello spirito pieno del Jova Beach Party. Corretto evitare pratiche assolutamente slegate da questo fine e quindi del tutto inutili.
«Mi appello ai genitori, alle famiglie. Giusto che i nostri ragazzi possano inseguire un divertimento così sano e gioioso. Altrettanto giusto che abbiano dei limiti, che il divertimento non sia pernicioso e distruttivo per la cosa pubblica e per gli altri. Pensiamo alla nostra città con saggezza. Possiamo riuscire a gestire un evento di questa portata senza alcun problema. Collaboriamo tutti».